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venerdì 7 agosto 2015
I vestiti nuovi dell'imperatore
Ieri sera rappresentazione teatrale all'Arci della compagnia il Mosaico : i vestiti nuovi dell'imperatore di H.C.Andersen.
Che bella fiaba .
La fiaba parla di un imperatore vanitoso, completamente dedito alla cura del suo aspetto esteriore, e in particolare del suo abbigliamento. Un giorno due imbroglioni giunti in città spargono la voce di essere tessitori e di avere a disposizione un nuovo e formidabile tessuto, sottile, leggero e meraviglioso, con la peculiarità di risultare visibile solo agli intelligenti e invisibile agli stupidi.
I funzionari inviati dal re per controllare la realizzazione non riescono a vederlo; ma per non essere giudicati male, riferiscono all'imperatore lodando la magnificenza del tessuto. L'imperatore, convinto, si fa preparare dagli imbroglioni un abito pagandolo con infinite quantita' di oro. Quando questo gli viene consegnato, però, l'imperatore si rende conto di non essere in grado di vedere alcunché; attribuendo la non visione del tessuto a una sua indegnità che egli certo conosce, e come i suoi cortigiani prima di lui, anch'egli decide di fingere e di mostrarsi estasiato per il lavoro dei tessitori.
Col nuovo vestito sfila per le vie della città di fronte a una folla di cittadini i quali applaudono e lodano a gran voce l'eleganza del sovrano, pur non vedendo alcunché nemmeno essi e sentendosi essi segretamente colpevoli di inconfessate indegnità.
L'incantesimo è spezzato da un bimbo che, sgranando gli occhi, grida con innocenza
« Il re è nudo! ».
Mentire per sembrare intelligenti non è mai una buona idea, porta a essere gabbati e a fare delle figuracce misere, molto meglio dire la verità a se stessi e agli altri, già questo è sinonimo di intelligenza. Perchè di bimbi pronti a smascherare gli imbecilli ne conosco più d'uno.
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