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venerdì 14 agosto 2015

Le risposte più difficili


Solo una cosa può superare un bambino di 6 anni che curioso chiede spiegazione del mondo : ed è una bambina di 6 anni.
Partiamo dalla situazione : Adele vede una signora delle pulizie all'opera con lo straccio.

Domanda spiazzante:
- Mamma ma quella signora quando era piccola sognava di fare questo lavoro? voleva proprio fare le pulizie?
- No penso di no.
- Perchè? non le piace il suo lavoro?
- E' un lavoro difficile in cui ci si spezza la schiena e si prendono pochi soldini, però per mangiare si fa questo lavoro, anche se difficile.
(...) silenzio accigliato ad indicare una non completa soddisfazione e un imminente nuovo filone inquisitorio.

- E cosa voleva fare da grande quella signora?
-Non lo so Adele.
- E perchè non è riuscita a realizzare il suo sogno?

Qui capisci che la risposta è difficilissima, ma che prima di tutto sei un genitore e  la risposta cambia a seconda dell'età dell'intervistatore. Non posso dire quello che penso ad Adele.

-Guarda  Adele bisogna essere bravi a scuola, perchè se sei bravo a scuola puoi realizzare i tuoi sogni. Mai fare i pigri sui banchi di scuola , studiare adesso che andrai alle elementari.
- Si ho capito.

E così la piccola ha fatto quella faccia da "lo farò mamma" che spero continuerà a fare a lungo.

Ma dentro di me il pensiero a quello che ormai la vita mi ha fatto capire, anche chi studia può trovarsi per sbarcare il lunario a dover fare lavori  non desiderati, quanta amarezza per questi giovani. O povere partite iva sfruttate e sottopagate a cui non è concesso neppure di accedere alla disoccupazione quando arrivano alla fine.

E l'altra parte della medaglia è che  molto spesso nella nostra società viene pure visto come inutile studiare se non nelle scuole professionali che ti fanno diventare cameriere o elettricista. La scuola è sempre più diventata  una  mega finzione della tanto agognata attività lavorativa, una semi-agenzia di collocamento e 400 ore di alternanza scuola lavoro porteranno forse qualcuno a trovare lavoro , lo spero,  ma sicuramente creeranno tanti giovani cittadini che non conoscono la storia, perchè non è utile o spendibile , ignoreranno la Grande Guerra , ignoreranno Ettore e Achille. Ignoreranno gli anni di piombo, perchè neppure a me li hanno insegnati e ringrazio il cinema per questo.

Speriamo di portare Adele al cinema.

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