Sulla stampa sono comparsi alcuni comunicati che incolpavano la manovra Monti di non aver agito nella direzione della lotta all’evasione . Nulla di più falso. L’art. 11 del decreto legge 6/12/11 n.201, meglio noto come Manovra Monti, contiene le seguenti disposizioni: introduzione di sanzioni penali nel caso in cui il contribuente esibisca documenti falsi, viene introdotto l'obbligo, per le banche e le Poste di comunicare periodicamente all'Agenzia delle Entrate i dati dei conti correnti , dimentichiamoci quindi del segreto bancario, viene disciplinata anche l’attività di scambio informazioni tra l’INPS e l’Agenzia delle Entrate al fine di controllare le prestazioni socio-assistenziali, viene ribassato il limite per l’uso del contante e dei libretti al portatore in 999 €. Vi sembra poco? Forse mai nessuno aveva osato tanto.
Ma molti esponenti della politica locale si sono soffermati invece sull’abrogazione delle disposizioni che prevedevano l’istituzione dei consigli tributari all’interno dei Comuni, come dire senza Consiglio Tributario non ci sarà lotta all’evasione! Ma l’aver tolto questo ulteriore elemento burocratico implica che la partecipazione degli enti locali all’attività di accertamento fiscale e contributivo non è più subordinata alla presenza dell’organo, giudicato una “zavorra” dalla stessa ANCI, ma sarà comunque fondamentale. Il Governo Berlusconi aveva reintrodotto il Consiglio Tributario previsto dal decreto luogotenenziale 77 del 1945 , emanato ancor prima che l’Italia fosse liberata dalle truppe tedesche, senza offrire una bussola sui componenti o sul regolamento. Il comune di Rovigo aveva comunque brillantemente superato la prova indicando come componenti dei funzionari che avrebbero svolto gratuitamente la loro attività. L’aver tolto l’obbligo dell’istituzione del Consiglio , non significa che oggi il comune di Rovigo non possa partecipare attivamente alla lotta all’evasione fiscale, come previsto dal Dpr 600/73 art. 44, dove i comuni segnalano direttamente all’Agenzia delle entrate , alla Finanza e all’Inps tutti quegli elementi utili ad integrare i dati contenuti nelle dichiarazioni presentate dai contribuenti. Senza bisogno di un ulteriore organo. Attenzione allora prima di fare dichiarazioni affrettate documentiamoci.
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