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lunedì 9 aprile 2012

Romanzo (o cronaca) di una strage


Se avete tempo andate al cinema a vedere Romanzo di una strage di Marco Tullio Giordana. Non vi mando a vedere un film semplicemente perchè è bello, ottima sceneggiatura presa dai verbali dei processi, ottimi attori ( su tutti Gifuni che fa Aldo Moro, anzi che è Aldo Moro, quasi sempre in chiesa), ma vi mando a vedere un film che oltre a tutto questo è anche utile.
Suggerirei , per la prossima riforma scolastica, 30 ore obbligatorie da scegliere tra Dixit Rai storia e i film di questo tipo (devo dire la verità quasi tutti di MT Giordana), perchè  riescono a rendere immediati i fatti e e le persone, che difficilmente uno studente avrebbe voglia di cercare tra le pagine dei libri. E non sono solo necessari agli studenti, ma anche a me, nata alla fine degli anni della tensione, proprio in quel maggio in cui uccisero Moro, che in due ore di film ho capito.
Capire significa che non si possono più rifare inconsapevolmente gli stessi errori.

Piazza Fontana, Milano 12 dicembre 1969. Verso le cinque del pomeriggio scoppia una bomba nella Banca dell' Agricoltura : 17 vittime e 88 feriti. A cui vanno aggiunte due vittime successive: Pinelli, anarchico sospettato di aver preso parte alla strage, precipitato dalla questura durante l'interrogatorio, e il commissario Calabresi ucciso qualche anno dopo da Lotta Continua. I colpevoli della strage ci sono , e non sono solo Breda e Ventura ( che parla solo in dialetto veneto e non vi dirò chi mi ricorda "Paga Pantalon!") , i processi non hanno condannato nessuno, ma anzi, barzelletta, hanno chiesto le spese processuali ai parenti delle vittime. Andate al cinema!

Da ultimo ricordo che il Presidente Napolitano nel 2009 ha invitato, per la prima volta, alla commemorazione per le vittime di stragi, la sig.ra Licia Pinelli e la sig.ra Gemma Calabresi, squarciando il muro che si era creato tra queste due famiglie . Qualcuno si merita di essere il Presidente.

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