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venerdì 28 ottobre 2011

La fiducia

L'opposizione ha presentato mozione di sfiducia nei confronti del Presidente del Consiglio Paolo Avezzù .
La motivazione è il fatto che è venuto meno , in alcuni episodi, il ruolo di garante del Presidente :  quello di tutelare la libertà di espressione di tutti i consiglieri, anche dell'opposizione.
Da giorni si confabulava su possibili franchi tiratori nella maggioranza, di correnti Marangoniane, di fuoriusciti dalla Lega Nord:  sabbia negli occhi.
Il tempo riesce a ricucire i rapporti  e rinsalda gli animi.
Il voto è a scrutinio segreto,  penso, per analogia con il voto alle politiche, per salvaguardare l'integrità di chi vota , per renderlo libero di votare secondo coscienza.
Ma Attenzione! Perchè i consiglieri di maggioranza ricevuto il biglietto bianco per votare, sono usciti dall'aula consiliare durante la sospensione lavori e sono rientrati con il voto già scritto e il biglietto piegato. Mi sono sentita di segnalare questa particolare modalità di voto e ho visto sollevarsi un coro di risente repliche.
In pratica però nessuno mi ha smentito, ma anzi a microfoni spenti ,  tutti mi hanno confermato che votare uno di fronte all'altro è stata una modalità cameratesca  perchè nessuno aveva niente da nascondere.
Il mio problema di base è che sono una donna e non conosco l'ebbrezza e la natura del branco dei maschi.
So solo che se ho fiducia in qualcuno non chiedo nessuna dimostrazione .
Se ho fiducia in qualcuno faccio il salto senza la rete.

3 commenti:

  1. I fuoriusciti della Lega Nord, i tre 'eroi' ribellatisi dal 'tiranno' Contiero hanno dimostrato tutto il loro coraggio facendosi la popò nelle mutandine alla prima difficoltà. Prima fanno un accordo con altri 5 consiglieri comunali per ottenere posti in giunta e negli enti: peso politico. Poi quando è ora di passare ai fatti mollano i loro complici per accettare non si sa cosa. L'unico risultato che hanno ottenuto è che adesso sono isolati, nessuno si fiderà più di loro, né la Lega ufficiale, né i loro compagni di complotto e per assurdo l'unica sponda che avranno saranno proprio i consiglieri più vicini alla Giunta. Quella parte di maggioranza dalla quale volevano andare a battere cassa. Ora si accontenteranno di una manciata di noccioline e chi gliela darà appena gireranno l'angolo dirà cosa pensa si loro. Se un uccellino sentisse e glielo andasse a riferire probabilmente si metterebbero a piangere e la sera farebbero la pipì a letto.
    Con affetto
    Achille Borghesan

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  2. Condivido quanto detto da Achille, ma al di là dei giochetti di potere (potere?), mi sembra veramente squallido il comportamento di certe persone. Evidentemente prendono esempio da altri loro compari in parlamento: anziché preoccuparsi dei problemi gravi del Paese e prendere decisioni improcrastinabili, anzi già tardive, preferiscono giocare a Risiko delle poltrone e prebende.
    Sono schifata. E, come Silvia, non capisco la logica cameratistica maschile, pur avendo esperienza di gruppi organizzati e loro dinamiche.
    Un chiarimento chiedo a Silvia anche in merito alla questione casa: ma come si calcolerebbe questo criterio della residenza? Da quanto tempo si è residenti a Rovigo, con un numero minimo di anni? E, aggiungo io, come pensiamo di incrementare la popolazione comunale in questo modo? Aspettiamo che oltre alle Provincia ci sopprimano anche il capoluogo?

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  3. La residenza sarà valutata in capo al richiedente alloggio ATER. Si viene valutati con 0,5 punti se residenti a Rovigo da due anni fino ad arrivare ai 3 punti per chi è residente da 20 anni. Ma segnalo che nella prima stesura di delibera presentata dall'Ass.Saccardin venivano dati 3 punti anche ai soggetti economicamente svantaggiati cioè coloro che pagano un affitto superiore al 40% del proprio reddito. Insomma era parificato chi in situazione di bisogno con chi semplicemente viveva a Rovigo da 20 anni. Per fortuna un emendamento votato all'unanimità ha portato i punti per il reddito a 4 (l'opposizione aveva provato ad alzare ulteriormente il punteggio del reddito ma l'emendamento è stato bocciato). Il comune di Rovigo è formato da 47.000 rodigini di lunga data e solo grazie agli extracomunitari supera la quota dei 50.000 necessaria per godere di determinate condizioni.
    Penso che permettere ad una giovane coppia di precari di avere un tetto sulla testa non sarebbe stato male. Vorrei tanto sapere cosa ne pensa della delibera un friulano che tanto ha scritto sul valore dell'accoglienza.

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