Egr. Sig. Sindaco, Egr.assessori, Egr. revisori dei conti ed egr. colleghi consiglieri,
ci troviamo oggi a discutere della delibera più importante per il nostro Comune, la delibera di approvazione del Bilancio di previsione 2012.
Voglio premettere a tutti che Dietro tutti questi numeri che oggi discutiamo ci sono gli aspetti fondamentali della vita di ogni singolo Rodigino, questi numeri avranno ripercussioni diretta sulla nostra gente (scuole, strade, sicurezza, tempo libero, imposte da pagare).
E’ per questo che oggi tutti noi siamo chiamati a svolgere ognuno il proprio ruolo con la massima attenzione, perché non stiamo parlando semplicemente di soldi propri, ma stiamo parlando della gestione dei soldi degli altri, dei cittadini di Rovigo, stiamo parlando della cosa pubblica.
E’ con sorpresa, forse dovuta alla mia scarsa esperienza, che ho appreso che in data 19 marzo, con soli 7 giorni di anticipo sulla discussione del bilancio, ho appreso che il Sindaco è riuscito a trovare 370.000 € di entrate a 7 giorni dalla discussione del bilancio. Come devo valutare il lavoro del bilancio presentato 30 giorni prima ? Approssimativo? Intanto prendete ed esaminate queste cifre, che poi trovo risorse per 370.000? thò apro un cassetto e sorpresa! Hai 370.000 € in più.
Venendo da una logica aziendale è per me inspiegabile una modifica così repentina e così importante nell’ammontare.
Ma lascio ad altri la valutazione sulla genesi di questo emendamento e mi voglio concentrare invece su una delle voci contenute in esso :
lo stanziamento di una cifra pari a 361.520 € per perfezionare l’operazione di trasferimento della piscina Baldetti e l’istituzione di un capitolo di bilancio per il pagamento dell’IVA.
Voglio segnalare che faccio parte della Commissione Bilancio, ma mai avevo sentito parlare della questione, prima che il Consigliere Scaramozzino la sollevasse dai banchi del Consiglio Comunale del 19 marzo.
Sono andata a studiare l’operazione che voglio brevemente riassumere , prende il nome di project financing cioè di finanza di progetto, un partenariato pubblico privato che consente la realizzazione e la gestione di opere pubbliche.
Veniamo in concreto all’operazione del Comune di Rovigo , parte nel 2005.
Una cordata di imprenditori si presenta al Comune con una proposta : la costruzione del nuovo polo natatorio in Viale Porta Po in cambio della concessione in uso degli impianti per 25 anni e in cambio della cessione della piscina Baldetti, piscina Baldetti che sarà resa più appetitosa da varianti urbanistiche che concedano aumenti d’edificabilità.
Ma veniamo alla convenzione sottoscritta il 9/06/2006 dal nostro Comune e dalla cordata di imprese, riporto alcuni dati fondamentali:
· All’art. 3 della Convenzione si stabilisce che nella gerarchia dei numerosissimi atti che definivano l’operazione, la convenzione è suprema, cioè in caso di contrasto prevale sul resto;
· All’art. 17 :l’ammontare dell’investimento è di 10.103.000 iva compresa (da notare, lo dico rivolgendomi ai colleghi revisori che siamo in un’ottica pubblica che prescinde dalle logiche a cui siamo abituati nel campo privato, perché questo strumento è utilizzabile solo nel pubblico, quindi nell’ammontare dell’investimento è compresa l’iva, cosa che tra imprese private non avverrebbe) e nell’art, 17 viene specificato “l’ammontare dell’investimento è coperto da un contributo del Comune costituito dalla cessione in proprietà della piscina Baldetti”. Non c’è scritto che il contributo del Comune è costituito dalla cessione in proprietà della piscina Baldetti e dalla corresponsione di un importo pari all’Iva relativa sulla fattura emessa dalla cordata d’imprese;
· Ciò è ribadito nel fondamentale art. 19 di cui faccio notare la denominazione “ Modalità di erogazione del contributo a carico del Concedente” cito testualmente “ parte dell’ammontare dell’importo della presente convenzione pari ad € 3.615.200 oltre iva sarà coperto dalla cessione in proprieta’ al concessionario della piscina Baldetti”; Non è stata usata la dicitura che il contributo dell’amministrazione è pari a € 3.615.200 oltre iva coperto in parte dalla cessione della Piscina e in parte con il versamento ai privati dell’importo dell’Iva. No è stato previsto che il tutto è coperto dalla cessione della piscina . Anche perché in questo caso avremmo per lo meno avuto un comma in cui si specificavano i tempi e le modalità di questo pagamento dell’Iva.
Sull’interpretazione dell’articolo, converrete con me, si tratta di lingua italiana, non si tratta di essere commercialisti , non c’entra proprio niente la mia professione, se mi si dice che il contributo di 3.615.200 € oltre iva è coperto dalla cessione della Piscina, non comprendo perché debba aggiungere il pagamento di questa iva quando espressamente è scritto che la cessione della piscina copre l’intero importo che sarà fatturato dalle imprese, è cioè il controvalore di una fattura.
Cari colleghi consiglieri, tutti stimati professionisti e oculati imprenditori e validi dipendenti, se voi aveste in mano un contratto in cui vi si dice che la nuova casa che vi vendono vale 100.000 oltre iva e che è coperta dalla cessione della vostra vecchia casa, cosa capite? Che dovete aggiungerci l’Iva o che è tutto coperto dalla cessione della vecchia casa?
La cosa che mi sconvolge è che ho sentito sui giornali dichiarazioni che definirei inquietanti : “ Mettiamoci nell’ottica del privato…” Ma io ho l’onore di essere consigliere comunale della mia città, non sono certo qui per fare le veci del privato! E’ logico che per il privato che emetterà fattura per il servizio prestato pari a 3.615.200 oltre Iva 10 % sarà sgradevole il costo di quell’iva da versare. Ma allora cosa devo fare , per non far rattristare il privato, devo interpretare a suo favore l’art. 19, sconvolgendone il contenuto, e regalargli l’iva di 360.000 € ?
Forse perché tenuti sotto scacco e impauriti da un altro aspetto doloroso della vicenda, cioè la richiesta da parte del privato di una penale per ritardo nella cessione della piscina che ad oggi ammonta a circa 2.200.000 €?
Conveniamo tutti che questo è da evitare assolutamente per i risvolti penali che comporterebbe.
Siamo oggi tenuti a votare sullo stanziamento della cifra per il pagamento dell’Iva, e quello che mi rattrista è che da circa 2 anni dal collaudo del Polo natatorio, a nessuno è venuto in mente di verificare questo articolo, di sottoporlo al parere di un giurista, di un esperto di contratti pubblici. Possibile che a nessuno fosse venuto il dubbio che oggi è qui di fronte a noi ? Ma per me la risposta è certa, l’iva non è da pagare.Possibile che nessuno abbia detto :Vediamo cosa dice uno specialista.
Perché qui cari colleghi consiglieri, siamo noi che ce ne andiamo di mezzo. Il sindaco che ha proposto l’emendamento in primis si assume la responsabilità di quello che chiede, ma c’è una responsabilità anche del consigliere che approva la delibera non conforme alla legge, responsabilità che lo chiamerà a rispondere del danno erariale con tutto il proprio patrimonio.
Allora se l’esperto dice che le cose stanno come dice il sindaco e l’iva va pagata, benissimo, le risorse ci sono e pagheremo con una modifica successiva al bilancio in cui includeremo animazione estiva ed emergenza neve.
Ma se per caso le cose stanno come dico io, e la cessione della piscina è il controvalore di un totale fattura, allora avremo deliberato di “regalare o donare” letteralmente al privato 360.000 € distogliendoli da altre potenziali spese utili alla cittadinanza tutta.
Vi invito a riflettere su questo ultimo punto e a non ragionare su logiche di parte, qui l’appartenenza politica non c’entra, qui c’entra la cura e la tutela del bene pubblico che deve guidare tutte le nostre scelte a prescindere dalle bandiere.
Vi chiedo se siete voi tutti , pronti ad assumere per certa un interpretazione a favore del privato dell’art. 19 o se invece, facendo un passo indietro si può chiedere il parere di un esperto di contratti pubblici e votare poi serenamente in base al suo responso. Perché se sbaglio su quello che dico farò la figura della pignola e della scrupolosa nel gestire il denaro degli altri, ma se non sbaglio e la delibera viene approvata oggi, sappiate che c’è solo la Corte dei Conti.
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