La scorsa settimana è stata densa di impegni serali.
Giovedì sera ho partecipata al convegno sul decreto Monti alla presenza del senatore Morando.
Per la tematica e per la densità dei contenuti, forse avrei preferito fosse un incontro pomeridiamo.
Il senatore Morando l'ho sentito parlare due volte. La prima a Padova alla vigilia delle elezioni che portarono alla sconfitta del Walter, platea di un migliaio di professionisti, lui si mise a dire che le liberalizzazioni negli ordini erano necessarie, che occorrono grandi studi di consulenza con forma di società di capitali, insomma un Kamikaze. Lui guardandoci negli occhi ci fece sentire inadeguati, a disagio.
E' una persona difficile, colta, alta, in tutti i sensi.
Ma posso dire con certezza che il fatto di sapere che in Senato c'è uno come Morando mi fa stare serena. Sono queste le persone che voglio che mi rappresentino, persone migliori di me, capaci di vedere la mission, cioè quello che ai più è invisibile.
Ma nell'ultima settimana è anche balzata alle cronache l'onorevole Munerato, polesana doc che siede in Parlamento e che durante una seduta ha indossato la divisa da operaia e ha contestato la riforma previdenziale. Non conosco personalmente l'onorevole, so che da operaia si è ritrovata a sedere in Parlamento. So che sicuramente non ha competenze specifiche in materia previdenziale e che sicuramente terrà conto che o andranno in pensione oggi a 67 anni o non ci andrò mai io , si tratta di una lotta tra generazioni. Quello che posso dire su di lei è che malgrado sia tutto un altro mondo rispetto al Sen. Morando, e malgrado non condivida certi discorsi di accezione populista , mi sembra proprio una donna autentica, che non vuole apparire per quello che non è, come tante donne che arrivano al potere, che sa di essere privilegiata ma che cerca di darsi da fare, a suo modo . Insomma On. Munerato lei è una donna genuina e per quel che può valere, penso che in Parlamento ci debba essere un posto per lei.
Così diversi, ma forse un po' pazzi tutti e due.
In ogni caso il vero coraggio è quello di chi va a votare. Penso che nell'attimo in cui si fa una croce e spero (si scriverà un nome) bisogna tirare fuori le palle e votare un uomo o una donna , un professore o un operaio, che come prima cosa la mattina dovranno dire : sono responsabile di tutti quelli che hanno fiducia in me, responsabilità significa conoscere il peso e l'onere di quello che si dovrà fare. E non votare quello che mi offre le caramelle , perchè il sistema che tanto deploriamo parte da noi.
E fa la cosa giusta!
E’ la prima volta che mi aggiro in un blog, e soprattutto è la prima volta che scrivo un commento, incoraggiata, devo dire, da un caro amico e collega. Mentre scrivo mi do dell’incosciente perchè in fondo di politica non so nulla, se non quanto leggo sui quotidiani o sento ai telegiornali, e quindi mi sto azzardando in un territorio in cui potrei essere demolita in un battere di ciglia.
RispondiEliminaHo ascoltato l’intervento dell’On. Munerato, mia concittadina lendinarese, e - non facendo dietrologia - direi che non si è allontanta dal sentire comune. Forse in questo caso personalmente pecco un po’ di populismo, ma ho preferito la voce rotta dall’emozione di Emanuela, la sua cuffia bianca e il grembiale arancione, rispetto alle lacrime di Elsa, che invece mi hanno irritato. Non ho voluto indagare, né ascoltare, sempre che ce ne fossero, le giustificazioni date dal Ministro del Welfare o dai giornalisti arrembanti, perché mi sono sentita ferita, ingannata da una lacrima, salata solo per noi e per i nostri “vecchi”. Sarà retorica, ma le lacrime di un ministro non sono giuste nei riguardi di chi non ha neanche più gli occhi per piangere.
L’On. Munerato appartiene ad uno schieramento politico oggi di opposizione, viene dal basso e la fatica di un lavoro in fabbrica l’ha vissuta in prima persona. La voce in parlamento le tremava, ma l’ha imbrigliata e condotta fiera fino al punto di chiusura. Ha fatto una scenetta, è vero, ma a volte lavorare per immagini aiuta molto. Ma in condizioni “normali” avrebbe alzato la mano e chiesto di parlare alla classe operaia?
Il Ministro Fornero dovrebbe essere un governante politicamente neutrale , un tecnico, un competente con fior fiore di curricula. Sarà senz’altro abiutata a parlare in pubblico, quasi certamente più dell’On. Munerato. Eppure l’emozione l’ha colta impreparata e in un certo senso ha lavorato per immagini anche lei. Ma sarà stata davvero solo emozione?
Entrambe donne. Sicuramente donne molto forti. Eppure mi manca qualcosa. Non mi hanno convinto fino in fondo. Come si dice, dietro la faccia della medaglia ce n’é sempre un'altra, che a volte è chiara, a volte pericolosamente interpretabile, a volte dubbia e fumosa. Per me è difficile giudicare. Anzi non lo so proprio fare; la sfiducia serpeggiante che sento a fior di pelle fatico a vincerla. La verità ci sfugge e vorrei tanto che fossero le donne a riconsegnarcela.
Tutto bellissimo a parte il fatto che poi...
RispondiEliminahttp://www.massimodonadi.it/blog/la-lega-salva-cosentino-e-protegge-gomorra