Il 30 dicembre scorso a Cortina d’Ampezzo, 80 ispettori dell’Agenzia delle Entrate hanno dato il via all’ “Operazione Capodanno”: controlli negli esercizi commerciali e negli alberghi a 5 stelle al fine di verificare l’emissione degli scontrini e di rilevare dai turisti informazioni su indici di capacità contributiva. Tale operazione, ma soprattutto il successivo Comunicato dell’Agenzia delle Entrate, pubblicato ieri, con il quale si commentavano i risultati dell’operazione ha scatenato discussioni e polemiche. Il sindaco e gli albergatori di Cortina hanno gridato allo Stato di Polizia. Il Governatore Zaia ha ordinato : adesso tocca al Sud! Quello che più ha dato fastidio è stata la componente di spettacolarizzazione dell’evento. Quasi come il controllo scaturisse da un’invidia atavica verso chi è ricco e si può permettere la perla delle Dolomiti a Capodanno.
Prima di tutto voglio partire dall’art. 53 della Costituzione: tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva e il sistema tributario è basato su criteri di progressività, cioè chi ha di più , deve dare di più. Spesa pubblica significa sanità per tutti, istruzione diffusa, giustizia : abbiamo conquistato molto in questi anni, anche se adesso è necessario fermarsi ed analizzare dove vi sono sprechi, falle o peggio ancora corruzione che portano a dissipare le risorse pubbliche. Ma il principio sancito dalla Costituzione è sacrosanto e indiscutibile!
Combattere efficacemente l’evasione fiscale in Italia eviterebbe tutte le manovre che ci martellano ormai ogni trimestre per mantenerci a galla. Si stima che il fenomeno evasione sia pari a circa 130 miliardi , la manovra correttiva del governo Monti è di circa 30 miliardi. Con questa manovra sono stati chiesti sacrifici a tutti, ma soprattutto a coloro che le tasse le pagano da sempre. Ed è proprio al fine di evitare lo scontro sociale che dopo la Fase1 “delle lacrime e del sangue”, occorre passare alla Fase2 “dell’equità”. E questo si realizzerà anche rafforzando le misure a contrasto dell’evasione fiscale e del sommerso. Come dare battaglia ai furbi?
I controlli dell’Agenzia delle Entrate , sono principalmente di due tipi : presuntivi , sulla base di strumenti statistici, che prescindono dalle scritture contabili , o sul campo prendendo i dati reali, ad esempio incrociando i dati delle autovetture di proprietà e dei redditi dichiarati. Brutalmente con il primo metodo lo Stato mi dice : per la seguente funzione matematica tu devi dichiarare 100, non mi importa se c’è la crisi o se hai avuto problemi di salute 100 li devi dichiarare. Con il secondo metodo, che è quello applicato a Cortina si incrociano dei dati dell’anagrafe tributaria e si dice : se ti sei comprato un Suv da 80.000 € mi spieghi come fai ad dichiarare un reddito di neanche 30.000€ l’anno? Naturalmente questa mancanza di coerenza potrà essere spiegata dal contribuente, ma tra i due metodi è sicuramente più legittimo ed equo quest’ultimo. Ecco perché l’azione di controllo messa in campo a Cortina è apprezzabile e legittima.
Spero fortemente, al di là delle strumentalizzazioni, che l’attività di contrasto all’evasione sul campo non rimanga un evento isolato ma diventi la normalità’ e non solo a Cortina. In Italia ci sono milioni di persone oneste che lo chiedono a gran voce. È questa la sfida nella sfida, il cambio di mentalità che permetterà a qualsiasi riforma di essere valida, altrimenti sarà sempre un cercare di stare a galla, quando invece con le nostre risorse potremmo nuotare veloce, senza il peso morto del sommerso.
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