Mercoledì sera , pensando di partecipare ad una riunione del Comitato per la messa in sicurezza di Via Forlanini, mi sono recata a Grignano ed invece –sorpresa!- ho trovato , bella e schierata tutta la giunta comunale e il sindaco di Rovigo . L’incontro dell’amministrazione comunale con gli abitanti di Grignano non è stato preannunciato dalla stampa, né sul sito del Comune, per un errore umano . In ogni caso erano presenti una quarantina di miei compaesani, richiamati dal passaparola, che come al solito hanno dimostrato di avere ben chiare le idee sulle esigenze prioritarie del paese. Chiamo Grignano “paese” e non “quartiere”, perché vanta una tradizione storica e una profonda identità culturale . Ma venendo al dibattito, subito i Grignanati hanno esposto l’esigenza della pista ciclabile che colleghi Grignano al centro cittadino e la messa in sicurezza di Via Forlanini. L’apertura del casello di Villamarzana ha completamente cambiato il tipo di circolazione sulla strada : oggi i mezzi pesanti si combattono la carreggiata con gli automezzi , i ciclomotori e le biciclette a discapito della sicurezza. Immediata la replica dell’assessore ai lavori pubblici Aniello Piscopo : la ciclabilità è competenza del Comune di Rovigo , che allo stato attuale, non può finanziare in proprio una pista ciclabile.
L’assessore ha poi chiarito che il vecchio progetto , elaborato dalla precedente amministrazione, della Pista ciclabile “dal castello di Rovigo al castello di Arqua’” è valida e in attesa di contributo regionale. Su via Forlanini invece il comune non ha alcuna competenza essendo strada provinciale, ma l’assessore ha chiarito che grazie ad un incipit del consiglio comunale , all’unanimità, è scaturita un’intesa con la Provincia , ed entrambe le amministrazioni daranno indicazioni alla società Veneto Strade “sul come e sul quanto ” (e sul dove?!) realizzare un collegamento tra Rovigo e Villamarzana con passaggio a Grignano. Insomma in poche parole Veneto Strade deve costruire una bretella tra Rovigo e Villamarzana (nuova zona industriale) (investimento da 16 milioni di euro) e si cercherà di costruirla tenendo conto dei diversi interessi. Qui finisce la cronaca e iniziano la mie riflessioni.
C’è un grande albero in mezzo al prato e io ho interesse a sedermi sotto l’albero e a godere della sua ombra , mentre il mio vicino ha interesse ad abbattere l’albero per vendere la legna e poi magari edificare qualcosa, ecco che il capo del villaggio interviene e mi dice che si troverà una soluzione che tenga conto dei diversi interessi, dei miei e di quelli del mio vicino. Ma allora io mi chiedo quale può essere la soluzione se i due interessi sono contrapposti? Come è possibile contemperare le esigenze dello sviluppo che ci chiede nuove strade per dare impulso alla nostra economia e le esigenze delle famiglie che chiedono sicurezza per i loro figli che vanno a scuola in bici o semplicemente devono attraversare il Ponte Merlo per prendere l’autobus? Qualche mese fa, prima che iniziassi l’esperienza di consigliere comunale, ho visto degli operai lavorare vicino alla casa dove sono nata in Capolavia. Ho chiesto informazioni su cosa stessero facendo e la risposta è stata “ stiamo eseguendo dei carotaggi perché qui sarà fatta passare una nuova strada su cui transiterà tutto il traffico Rovigo città - casello di Villamarzana”. Insomma il progetto di Veneto strade era sul tavolo già da tempo, molto prima di queste elezioni amministrative, ed era già passato alle indagini preliminari. La larghissima e scorrevolissima strada passerà per Grignano e sia che passi per il Ponte Merlo o per una zona di vigneti e case di campagna comporterà il cambiamento della vita di tutti i Grignanati nel bene e nel male. Non voglio gridare allo scempio prima di aver visto i progetti , ma una cosa chiedo con forza e ad alta voce: che le scelte che cambieranno la vita del mio Paese siano fatte tenendo conto delle famiglie e di coloro che a Grignano non stanno solo a dormire (come succede nei quartieri dormitorio di Rovigo) ma a vivere, a portare i figli all’asilo e a scuola, a fare la spesa al supermercato e dal macellaio, a scambiare due parole davanti alla bancarella del pesce fritto il giovedì, a chiacchierare al bar, a formarsi e a crescere in Parrocchia, a giocare a Pallavolo o a calcio. Per questo chiedo agli amministratori della Provincia di incontrare i miei compaesani e di renderli partecipi delle scelte che su loro ricadranno. E personalmente, da cattolica, spero che come scriveva quel ribelle di San Francesco, si consideri la nostra Terra come la nostra Madre la quale ci sostenta e ci governa . Guai a chi se lo dimentica.
brava Silvia!!!hai sottolineato anche una cosa che mi stà molto a cuore: non siamo un quartiere ma un paese!!!e mi addolora sempre il fatto che non possiamo essere comune come arquà o costa cosa abbiamo noi in meno di loro? sicuramente se fossimo comune qualcosa in più lo avremmo sicuramente compresa l'adsl! invece siamo sempre le ruote del carro e se non ci fossimo battuti accanitamente tutti questi anni non avremmo più neanche le scuole!!w gregnan! w i gregnanati!!
RispondiEliminaCara Silvia, le tue sono le parole più vere, meno "costruite" e bugiarde che sento pronunciare da qualcuno che siede in consiglio comunale.
RispondiEliminaTemo che i giochi per quanto riguarda le strade e dunque la famosa viabilità siano perlomeno già pensati e forse anche decisi al di sopra delle teste di noi cittadini.
Fa specie che gli amministratori di un comune sino talmente conniventi con chi ha solo interessi propri nel costruire,da non considerare o a far finta di considerare le opinioni di chi in quelle zone vive e vuole vivere bene.
Mi piacerebbe che le tue considerazioni fossero argomento da discutere pubblicamente su giornali e attraverso i mezzi che ci offre il computer.
Ti ringrazio
Stefania Milan
> Fa specie che gli amministratori di un comune sino talmente conniventi con chi ha solo interessi propri nel costruire
RispondiEliminaHo, in ogni caso, la netta "impressione" che cio' sia stato sempre valido, almeno a Rovigo, con giunte comunali di qualsiasi colore politico .. ;)
Cos'e' stato fatto 5 anni fa, all'insidiarsi della giunta Merchiori, come primo lavoro a Grignano? Il restauro del monumento ai caduti, con tutto quello che ci sarebbe stato da fare.
Di chi era amichetto il titolare della ditta che ha effettuato i lavori? ... mah ....
Il problema "frazioni abbandonate" (e Grignano in particolare) e' sempre valido, pista ciclabile o meno.
Chi tutela la sicurezza nella mia via, la via Romana? Bisogna fare una pista ciclabile anche li?
Io, purtroppo, ho provato in tanti modi a cercare soluzioni a questo tipo di questioni. Ho sempre sbattuto addosso a persone che sono attaccate a poltrona e lavoro, indifferenti a svolgere bene la propria professione (vigili, comandante dei vigili, assessori, consiglieri, etc).
Non credo piu' nelle soluzioni pacifiche :)
Prevedo nel futuro un comitato come quello della gente della Val di Susa .....
Purtroppo le decisioni di Veneto Strade sono a livello regionale, ma spero che la Provincia venga a Grignano a sentire le nostre necessità.
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